Federazione Italiana Motonautica | L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Ottavio Petroni, pilota Circuito
Sito Ufficiale della Federazione Italiana Motonautica Fim Coni, Motonautica, FIM
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L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Ottavio Petroni, pilota Circuito

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Presentati brevemente: dove vivi, che disciplina, pratichi, che scuola fai, dove ti alleni.

Vivo a Roma e mi sono appena diplomato in economia aziendale. La mia la passione più grande è la motonautica e mi dedico ad essa con molta intensità. Mi alleno a Roma presso la sede della società sportiva Cast Sub Roma 2000.

 

Come ti sei avvicinato a questo sport?  Raccontaci come, perché e quando hai iniziato a intraprendere questa disciplina.

La motonautica è una passione che ho ereditato da mio nonno prima, e da mio padre poi. Appena ho raggiunto l’età utile per poter gareggiare, mi sono subito messo alla prova fino ad arrivare a competere a livello nazionale.

 

Com’è la tua giornata tipo durante la stagione? Quanti allenamenti fai? (settimanali, mensili) e per quante ore? Ti alleni solo in acqua o anche in palestra?

Per poter mantenere dei risultati costanti, c’è bisogno di un serrato allenamento, sia fisico che mentale, senza mai perdere di vista l’obiettivo finale, ovvero il risultato di gara!

 

Come concili gli altri impegni, soprattutto scolastici, con quelli sportivi?

Riesco ad organizzare la mia giornata in maniera molto ordinata, dedicando il giusto tempo al lavoro e dagli amici; tutto ciò che resta lo impiego per allenarmi.

 

Come hai vissuto questo periodo di stop per il Covid19?

Durante il periodo di Covid-19 mi sono concentrato maggiormente sul lavoro, riuscendo anche ad ottenere un’assunzione a tempo indeterminato presso un’azienda che tratta import/export da paesi esteri.

 

Che prospettive hai per l’inizio della stagione?

Sto valutando l’opzione di passare ad una nuova categoria superiore, ma non è ancora nulla di certo anche perché quest’anno è l’ultimo che posso dedicare alla Formula Junior.

 

Come ci si prepara a una gara? Qualche indicazione sia a livello personale che sul mezzo.

Per quanto mi riguarda, una gara dura 7 giorni di cui i primi tre dedicati a riprendere il ritmo di gara e i seguenti quattro dedicati alla ricerca della giusta concentrazione per affrontare il giorno decisivo.

 

Quanto conta l’imbarcazione e quale valore aggiunto può dare il pilota?

Se parliamo di Formula Junior l’imbarcazione è uguale per tutti, quindi è soltanto un pilota a fare la differenza.

Nelle categorie superiori, ovviamente, imbarcazione è personalizzata, cosa che Sicuramente incide in maniera importante sul risultato finale di gara.

Tuttavia, credo che un eccellente pilota si possa distinguere anche alla guida di imbarcazioni meno prestanti.

 

Che sensazioni hai mentre gareggi?

Ho la sensazione che l’adrenalina mi faccio scoppiare il cuore da un momento all’altro, ma quando poi parte la gara, inizia la calma assoluta e la concentrazione prende il sopravvento su ogni emozione.

 

Hai un rito porta fortuna prima delle gare? Indossi gli stessi indumenti, mangi le stesse cose, hai una routine pre-gara ecc…?

Io credo che il vecchio motto latino “homo faber fortunae suae” rispecchi molto il mio modo di pensare. Credo che la componente fortuna non incida in maniera rilevante.

 

Cosa diresti ad un tuo amico per consigliargli questo sport?

Se ti piace l’adrenalina e vuoi vivere momenti unici, prova questo sport e capirai come mi sento io, amico mio!

 

Vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa che non c’è nelle domande?

Ringrazio mio padre per il sostegno che mi ha dato durante tutto il mio percorso di vita da pilota punto.

Ringrazio la Federazione (F.I.M.) per la possibilità che mi sta dando di farne conoscere nel mondo della motonautica.