Pubblicato: Luglio 14, 2020

L’appuntamento del martedì con le giovani promesse della Motonautica: oggi l’intervista è a Stella De Luca, pilota Moto d’Acqua.

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Presentati brevemente. Dove vivi, che disciplina, pratichi, che scuola fai, dove ti alleni (località, Scuola motonautica, o altro)

Sono Stella De Luca, ho sedici anni e vivo a Roma. Frequento il Liceo scientifico Farnesina. Pratico la Moto d’Acqua presso l’associazione CSR Promotion nella categoria Spark giovanile 15-18. Inizialmente ci allenavamo nel laghetto dell’Eur ma ora siamo riusciti ad ottenere uno specchio d’acqua ad Anzio e questa è una cosa molto positiva perché le gare sono principalmente in mare, dove, rispetto al lago, è più difficile padroneggiare la moto. 

 

Come ti sei avvicinata a questo sport? Raccontaci come, perché e quando hai iniziato a intraprendere questa disciplina.

Mi sono avvicinata a questo sport attraverso un evento, “Sport in Famiglia”, che si tiene ogni anno al laghetto dell’Eur e che viene effettuato in collaborazione con la Federazione Italiana Motonautica – Delegazione Lazio. 

Ho avuto inoltre l’opportunità di far crescere questa mia passione partecipando al progetto “La scuola e le attività motonautiche”; si tratta di un progetto realizzato in collaborazione e con il sostegno della Regione Lazio e al quale il mio Liceo ha aderito.

Ho iniziato l’attività agonistica tre anni fa, nella Formula Italia giovanile categoria in cui ho disputato la mia prima gara regionale; mi sono classificata 1^ e per tale motivo sono stata selezionata per la Finale Nazionale del Trofeo Kinder CONI che è svolta a Rimini e che ha visto la mia Regione, il Lazio, conquistare il secondo posto della classifica finale. L’anno successivo ho iniziato a praticare la Moto d’Acqua nella categoria Spark giovanile 12-14, arrivando terza nella classifica assoluta di Campionato Italiano. Questa nuova disciplina mi ha subito colpita, perché, a differenza del gommoncino, la moto d’acqua ha una potenza maggiore ed è più dinamica; dal mio punto di vista, è una categoria più completa.

 

Com’è la tua giornata tipo durante la stagione? Quanti allenamenti fai? (settimanali, mensili) e per quante ore? Ti alleni solo in acqua o anche in palestra?

Mi alleno una volta a settimana ad Anzio con la moto d’acqua per mezza giornata e due volte a settimana in palestra per un’ora. 

 

Come concili gli altri impegni, soprattutto scolastici, con quelli sportivi?

Riesco ad organizzarmi bene con gli impegni scolastici e, le poche volte in cui non ci riesco, la scuola mi aiuta con il programma “Atleta Studente”; questo programma mi permette di fare delle interrogazioni programmate, se non ho avuto tempo di studiare per via degli allenamenti o delle gare. 

 

Come hai vissuto questo periodo di stop per il Covid19?

Questo periodo di stop dovuto al Covid è stato pesante per tutti, però credo anche che ci abbia fatto capire l’importanza del poter uscire di casa, vivere le nostre giornate, apprezzare quelle minime azioni che spesso consideriamo normali e scontate.

A causa del Covid ho dovuto interrompere gli allenamenti e, di conseguenza, la mia preparazione sportiva; infatti è stata dura ricominciare, perché il mio fisico era meno allenato.

 

Che prospettive hai per l’inizio della stagione?

Le mie prospettive per l’inizio della stagione sono decisamente positive perché lo scorso anno ho acquisito molte informazioni fondamentali per migliorare; questo perché ho potuto osservare attentamente da vicino tutti i campioni in gara e ho fatto anche tanti allenamenti in più, rispetto a quelli fatti l’anno prima. Questo anno tuttavia sarà più difficile, perché passerò alla categoria successiva. 

 

Come ci si prepara a una gara? Qualche indicazione sia a livello personale che sul mezzo.

Per essere preparati ad una gara bisogna conoscere tutte le regole fondamentali, il significato delle bandiere, le boe rosse o bianche, cosa si può e cosa non si può fare; oltre a queste cose, che sono le principali, bisogna anche avere un fisico ben allenato. Quando ci si prepara ad una gara, bisogna poi anche saper gestire l’ansia ed essere concentrati, pronti ad accelerare non appena si sgancia l’elastico; perché la partenza, a mio avviso, è un aspetto fondamentale in questo sport.

 

Quanto conta l’imbarcazione e quale valore aggiunto può dare il pilota?
L’imbarcazione conta ma naturalmente il pilota conta molto di più, perché deve spostare il peso del corpo in base alle virate e trovare le posizioni migliori in base alle situazioni che si presentano. 

 

Che sensazioni hai mentre gareggi?

Mentre gareggio sono piena di adrenalina perché mi piace molto la velocità; sono anche molto concentrata e dura con me stessa. 

 

Hai un rito porta fortuna prima delle gare?
Indossi gli stessi indumenti, mangi le stesse cose, hai una routine pre-gara ecc…?
Lo scorso anno per avere fortuna mi sono lanciata il sale dietro la schiena e ho messo una bustina dentro la tasca della muta. Proprio in quella gara sono andata meglio rispetto a quelle precedenti, da quel giorno non ho tolto più la bustina di sale. 

 

Cosa diresti ad un tuo amico per consigliargli questo sport?
Ai miei amici, per consigliare questo sport, direi che è uno sport innovativo, in cui sono presenti velocità e competizione, le due cose che più mi piacciono; e poi che è uno sport divertente, che mi ha permesso di fare nuove conoscenze in tutta Italia; è uno sport che ti fa vivere nuove emozioni ed esperienze, utili a farti crescere e maturare.

 

Vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa che non c’è nelle domande?

Vorrei ringraziare tutti quelli che mi consentono di praticare questo sport, in particolare il mio coach Fabio Bertolacci che mi trasmette la passione per questo sport e che mi incita a crescere e a migliorare dal punto di vista sportivo.

 

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